Intervista del 21 ottobre 2022
Roma – Come era solita ripetere Coco Chanel La moda passa, lo stile resta. E di stile oggi parleremo, ma rivolto al maschile e di lunga tradizione. Ci troviamo nel cuore di Roma, in via del Tritone, immersi nel traffico e nel vocio di un giorno infrasettimanale. Qui tutto corre e anche i gruppi di turisti, tornati colorati e chiassosi dopo due anni di pandemia, convulsamente si radunano per la visita guidata del giorno alla scoperta della città.
In questa caotica normalità di una delle vie più frequentate e gettonate di Roma, al civico 141, un’insegna stile inizio Novecento non può passare inosservata. Ci troviamo davanti alla Camiceria Bazzocchi, aperta nel lontano 1907.
Un tuffo nel passato e in quella discrezione tipica di un periodo a noi lontanissimo. Qui tutto parla di artigianalità e di quel secolo, il Novecento, che ha gettato le basi per i brand che oggi impazzano sui social e nei negozi che puntellano tutte le città italiane ed estere.
Appena oltrepassata la soglia della Camiceria Bazzocchi, i rumori sembrano lontani e gli occhi sono invasi dalla grazia dei colori e delle linee di un mobilio ormai introvabile e di accessori di moda di cui non conosciamo neanche più bene l’utilizzo. Immersi in una sorta di vertigine temporale, siamo accolti subito dal sorriso e dalla gentilezza di Olimpia Bazzocchi, terza generazione di una famiglia che all’eleganza maschile ha dedicato più di un secolo di storia. E con lei iniziamo il nostro viaggio nel vero fatto a mano, quando questo stesso piccolo negozio fungeva anche da laboratorio dove il nonno tagliava sul bancone posizionato davanti ai nostri occhi e la nonna cuciva nel retro bottega con una di quelle macchine che spesso ritroviamo come pezzi di modernariato nelle nostre case.
In queste poche decine di metri quadrati, Olimpia ci racconta che sono passate star di Hollywood come Burt Lancaster e, lo stesso re Faruq veniva a farsi confezionare le camice per la figlia amante dell’equitazione. E non è difficile pensare alla nonna di Olimpia che armata di centimetro, spille e prototipi di stoffa si recava nei vicini hotel di via Veneto per prendere le misure di importanti clienti che richiedevano camice rigorosamente tagliate e cucite per le loro necessità.
Ogni cassetto della Camiceria Bazzocchi è uno scrigno dove sono riposti accessori e tutto il necessario per scegliere insieme al cliente una camicia unica, dove nulla è lasciato al caso. Qui si trovano i decora nodo per le cravatte, gli spilloni per plastron, ascot, sciarpe e cravatte, i reggimaniche, i fermacollo, le stecche per i colli di camice in madreperla o metallo, gli immancabili gemelli, ma anche i copribottoni. Non mancano i bastoni da passeggio, cappelli dai cilindri alle coppole, per passare poi ai guanti. Tutto il necessario per un abbigliamento maschile dove lo stile è il principale protagonista.
Entrare nella Camiceria Bazzocchi significa immergersi in un mondo che trasuda eleganza e quella cura per il particolare che troppo spesso dimentichiamo.
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